come funziona l'idropulitrice

Come Funziona e Cosa Pulire con un’Idropulitrice

Quando si parla di pulizia e igiene, in moltissime occasioni la scelta dell’attrezzo giusto può fare una grande differenza. La pulizia degli ambienti esterni, nello specifico, è spesso sottovalutata rispetto agli interni di casa, motivo per cui si tende a fare grande confusione.

Quando si ha a che fare con la gestione degli esterni, la domanda sorge spontanea: come fare?

Una idropulitrice a pressione può essere una grande idea in fatto di pulizia, ma vi siete mai interrogati sul corretto funzionamento di questa macchina?

In questo articolo scopriamo insieme come funziona una idropulitrice, e cosa è possibile pulire con il suo aiuto.

Come funziona un’idropulitrice

Un’idropulitrice è un elettroutensile a motore che viene impiegato per la pulizia a precisione.

Se vi siete mai chiesti una idropulitrice come funziona, allora sappiate che il lavoro di questo macchinario si concentra proprio sull’aumento della pressione dell’acqua, alimentata spesso da un motore elettrico. L’acqua, normalmente erogata ad un massimo di 10 bar, viene compressa dalla macchina fino ad un minimo di 110 bar, toccando anche i 200/500 bar, in base al modello.

Una qualsiasi idropulitrice, per definirsi tale, non può scendere al di sotto dei 110 bar.

Tale aumento di pressione avviene grazie all’impiego di un compressore, che comprime l’acqua in entrata nel macchinario e la spinge ad alte velocità verso il tubo in uscita. Tramite la pistola, è quindi possibile gestire l’accensione e lo spegnimento del getto, andando ad applicarlo solo dove necessario.

La potenza del getto d’acqua ad alta pressione può inoltre essere regolata grazie agli accessori in dotazione, che permettono di modificare ad esempio la dimensione dell’ugello di uscita, la potenza dell’acqua e il suo raggio d’azione. Si consiglia perciò di sfruttare gli accessori, modificando l’apporto della macchina in base alla superficie da trattare.

Il funzionamento di una idropulitrice passa poi anche per la portata del getto, valore che identifica la quantità d’acqua ad alta pressione che può essere effettivamente erogata nel giro di un’ora (litri/ora). Le macchine impiegate in ambito casalingo fanno riferimento a una portata di massimo 350 o 360 l/h, mentre le idropulitrici professionali possono arrivare anche a 500 l/h.

Riassumendo, ecco il funzionamento di un’idropulitrice in step:

  1. L’acqua entra nella macchina e circola dall’ingresso alla pompa;
  2. Avviene la compressione;
  3. L’acqua è spinta fuori attraverso il tubo ad alta pressione, uscendo dalla pistola.

Idropulitrice ad acqua calda e ad acqua fredda

In commercio è possibile trovare due diverse tipologie di idropulitrice, differenziate principalmente dalla temperatura dell’acqua che viene impiegata.

Di conseguenza, si distinguono:

  • Idropulitrici ad acqua calda: macchine di alto livello, impiegate soprattutto per un tipo di pulizia professionale in un lasso di tempo estremamente ridotto. Queste idropulitrici sono dotate di caldaia, il cui scopo è quello di riscaldare l’acqua pescata dal serbatoio e spingerla con un getto d’acqua ad alta pressione. Ottime per la rimozione di olio e grasso dalle superfici, ma sconsigliate per i veicoli;
  • Idropulitrici ad acqua fredda: macchine pensate per un utilizzo casalingo, dove tempi e professionalità possono essere lasciati in secondo piano. Queste macchine funzionano sia attraverso un serbatoio integrato che attraverso sorgenti esterne, da cui l’acqua proviene, appunto, a freddo. Fango, incrostazioni leggere e mobili da giardino sono i bersagli principali di questo tipo di macchinario.

Cosa si può pulire con l’idropulitrice?

cosa pulire con l'idropulitrice

Come abbiamo visto, dunque, l’idropulitrice a pressione è uno strumento ad acqua in grado di affrontare diversi tipi di pulizia. Questo, sostanzialmente, significa che le ipotetiche superfici trattabili diventano decine, se non centinaia.

Cosa si può pulire con una idropulitrice?

In questa guida abbiamo già visto come, la potenza della pressione dell’acqua, sia il fattore fondamentale da tenere in considerazione per tutte le operazioni. È importante sapere, tuttavia, che la potenza determina anche il tipo di superficie che è possibile trattare.

Generalmente, una idropulitrice da esterno può essere utilizzata per pulire:

  • Muri dell’abitazione;
  • Pavimento in piastrelle o marmi;
  • Bordo piscina;
  • Giardino e mobili annessi;
  • Patio e aree in veranda;
  • Sporco incrostato sulle recinzioni;
  • Cancelli, cancelletti e porte in metallo;
  • Terrazzi;
  • Vialetti;
  • Veicoli (in base alla potenza);
  • Tubi e tubature;
  • Garage.

Questi fanno però parte di una piccola porzione delle possibili applicazioni di questo prodotto.

In base al modello ed alle caratteristiche, infatti, sarà possibile rimuovere anche i muschi dalle pareti, le muffe più ostiche, ripulire il fondo di una piscina vuota o persino rimuovere interi nidi di insetti. Tutte queste possibilità dipendono però dalla potenza e dagli oggetti inclusi nel pacchetto, fondamentali nella resa complessiva dello strumento per le pulizie.

Una idropulitrice a pressione pensata per la casa (150/200 bar) non avrà sicuramente le caratteristiche per la rimozione a modo di muschi, grasso ed olio da diversi tipi di superfici, così come non sarà in grado di protrarre lavori di pulizia a lungo termine.

L’importanza degli accessori

Altro fattore importante di un’idropulitrice sono gli accessori contenuti nella confezione. Questi possono essere fondamentali, rispondendo a diverse esigenze della casa.

Facendo un esempio pratico: il trattamento di superfici in legno, metallo, plastiche da giardino e cemento, marmo e pietra, può essere concepito solo grazie a prodotti come le spazzole e gli ugelli adatti, in grado di personalizzare le prestazioni e aumentare le potenzialità. Maggiore è il numero di accessori incluso, e maggiore sarà il numero di lavori che potranno essere svolti.

Gli accessori principali che vengono venduti con una idropulitrice sono:

  • La pistola di manovra;
  • La lancia ad alta pressione;
  • Un tubo ad alta pressione;
  • Una pompa;
  • Un filtro;
  • Una spazzola per pavimenti;
  • Ugello;
  • Detergente per esterni.

Come si usa l’idropulitrice?

Compresi tutti i dettagli di questo particolare strumento, è giunto il momento di scoprire come usare l’idropulitrice.

Non esiste un modo classico o predeterminato secondo cui una procedura è più importante dell’altra. Come sempre, molto dipende dal prodotto che si acquista, dai prodotti di pulizia che si sceglie di impiegare e dall’importanza riposta nello stesso elettroutensile.

L’idropulitrice può sfruttare sia un serbatoio integrato (come guida) che uno esterno (tramite pompa autoadescante), ed è proprio da questo che si comincia con l’utilizzo della macchina.

Il primo step, dopo aver collegato la pistola al tubo di espulsione, è proprio quello di connettere l’idropulitrice alla sorgente d’acqua, in base alla tipologia che si preferisce. A questo punto, si dovrà prima accendere il flusso dell’acqua, e poi l’idropulitrice stessa. Questo è un passaggio fondamentale, in grado di evitare eventuali interventi di manutenzione successivi.

Attesi i primi secondi, si dovrà schiacciare il grilletto presente sulla lancia, in modo da far entrare in circolo l’acqua ed eliminare eventuali presenze di bolle d’aria. L’impulso sul comando dev’essere tuttavia molto breve, in maniera tale da non subire un colpo di frusta per l’eccessiva pressione in uscita.

Nelle fasi finali dell’avvio, l’utente dovrà ruotare la bocchetta di uscita, facendo sì che il flusso d’acqua iniziale risulti morbido e poco aggressivo.

Infine, sarà possibile utilizzare la pistola per erogare nuovamente l’acqua, iniziando a pulire i propri spazi con cura e sfruttando il getto per rimuovere lo sporco. Per una maggiore azione pulente, la bocchetta di uscita dev’essere mantenuta a circa 45° rispetto alla superficie che si sta trattando, preferendo movimenti circolari ed omogenei.

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